Descrizione e scopo
L’Amministrazione Comunale, in accordo con l’Università di Padova, intende insediare in questo edificio una sede locale sperimentale aderente alla rete di strutture deputate a fornire dati all’Osservatorio Regionale per il Paesaggio.
Nel complesso di circa 1200 mq di superficie, si prevede la creazione di spazi diversi, più o meno specializzati:
- ambienti che possano ospitare esposizioni, eventi, conferenze;
- aule per attività didattica e formativa, laboratoriale e ludica;
- uffici chiusi ed open space, sale riunioni, archivio;
- accoglienza, biglietteria e bookshop per i visitatori del parco;
- locali di sosta, ristoro, socialità;
- servizi igienici, vani tecnici e accessori.
nell’intento di creare degli ambienti tendenzialmente ampi e flessibili, trasformabili e modulabili per garantire la massima polivalenza e la possibilità di svolgervi attività per gruppi molto numerosi oppure limitati, a seconda della necessità.
Gli spazi dell’Osservatorio sul Paesaggio dovranno integrarsi a quelli esistenti in palazzo Revedin Bolasco, sopperendo alla carenza di ambienti dove ospitare comitive, gruppi numerosi, scolaresche, attività congressuale. I medesimi dovranno inoltre offrire al Comune di Castelfranco ambienti in cui ospitare attività rivolte alla cittadinanza e consentire aggregazione, socialità e cultura nel rispetto del contesto di pregio e delle finalità legate all’Osservatorio sul Paesaggio.
L’area scoperta di pertinenza avrà una funzione di verde urbano, aperto e fruibile dalla cittadinanza compatibilmente con l’Osservatorio sul Paesaggio e indipendentemente ma in sinergia con il parco Revedin Bolasco. Quest’ambito di naturalità interclusa nel tessuto della città, con caratteristiche diverse e meno vincolanti rispetto al giardino storico vero e proprio (visitabile esclusivamente con guide) dovrà valorizzare la prossimità al percorso della mobilità lenta (esistente, da completare e potenziare), ponendosi per la cittadinanza come nuovo spazio di relazione in tranquillità e nel rispetto del pregio ambientale che lo caratterizza. Considerati il pregio, le peculiarità ed il valore storico dell’edificio, l’approccio progettuale è di tipo conservativo.
Nel rispetto dei manufatti esistenti, e coerentemente con la storia dell’edificio, il progetto prevede l’inserimento di alcuni elementi necessari alla nuova destinazione d’uso anche dal punto di vista impiantistico con l’inserimento di impianti e soluzioni tecnologiche che, compatibilmente con la tipologia dell’edificio e con il carattere conservativo dell’intervento, consentano di garantire la vivibilità ottimale per le future funzioni, nel rispetto delle normative vigenti in termini prestazionali e di risparmio energetico (isolamento delle strutture verticali e orizzontali, comfort interno, adeguamento igienico sanitario e abbattimento delle barriere architettoniche)